mercoledì 24 aprile 2013

"L'insostenibile leggerezza dell'essere"... donna!

VOL. 2


Dove eravamo rimasti? Ah si! Le tranquille uscite con gli amici.. ahhhh... bei ricordi!
Studi delle migliori università del mondo, non potranno mai svelare la complessità della mente umana, in particolare quella del regno femminile. Uso il sostantivo regno non a caso, perché, se è vero che la donna è regina della cucina, è vero pure che regna in tutta la casa... "verso l'infinito ed oltre" (Buzz Lightyear - Toy Story). La sfera casalinga verrà affrontata in un volume separato.

Non stiamo ancora entrando in nessun girone dantesco, al massimo saremo nel Limbo. Parte così la nostra avventura sentimentale.

Spesso parte con una semplice telefonata. Beh, semplice non proprio visto che il gestore telefonico, grazie alle vostre chiamate, ha potuto elargire un bonus economico a tutti i suoi dipendenti! Ma agli inizi è così. Tutto fantastico, tranne quando si commette l'errore di dimenticarsi di farlo. Eh si, la chiamata diventa un dovere istituzionale, un dogma spirituale, una contrazione muscolare automatica che non può e non dove mancare ogni singolo giorno (anche più volte!). Perchè questa esigenza, spesso del tutto femminile? Questo è un mistero, ma non lo è la furia insostenibile che può causare! 

Beh, ci sono anche alcuni casi dove le parti sono capovolte (mi viene in mente una cara amica!), ma il DNA della donna è programmato per questo tipo di cose. 

Le donne hanno una percezione del tempo molto diversa dagli uomini. E' scientificamente provato che 8 donne su 10 hanno l'orologio fisso sull'ora solare quando dovrebbero portare le lancette un'ora avanti, altrimenti non si spiega che, un appuntamento fissato per le 20:00 da un uomo, venga interpretato  20:30, 21:00 da una donna. Non credo ci sia un fondamento di fisica quantistica capace di spiegare questo fatto, e tantomeno, non credo che Eistein, quanto postulò la teoria della relatività, stesse pensando a quando ci mette una donna a prepararsi per uscire.

Da questo momento in poi, la vita tra i due, sarà scandita da tempi completamente diversi!

Il classico esempio è quello delle "date da ricordare". Non mi riferisco, ovviamente, al Natale, alla Pasqua, la festa del papà e roba simile. Le date fondamentali posso essere le più disparate. Dal giorno in cui ci se è conosciuti, al primo bacio. Dalla prima uscita al primo film visto insieme. Si crea, di conseguenza, un "calendario" che va rispettato settimanalmente, mensilmente e annualmente. In questo marasma di date è più facile ricordare ogni singolo santo del calendario, rispetto ai singoli eventi di coppia. Lo so, lo so; se ci si vuol bene non dovrebbe esser difficile ne stressante, dover ricordare un paio di date. Il problema non sta nel ricordalo, il problema sta nel dimenticarselo! Infatti, questa spiacevole mancanza genera una serie di stati d'animo terribili (della donna):

Fase 1) stupore  
Fase 2) tristezza
Fase 3) ira/insulti in fila indiana
Fase 4) rinfacciamento dell'errore dai 2 ai 7 giorni dopo

In media, queste fasi, si presentano dopo aver toppato un paio di date di seguito (se la donna tiene in modo maniacale alla festa di San Valentino, dimenticare il 14 Febbraio potrebbe essere fatale!). Per mitigare o addirittura placare questa interminabile serie di eventi, serve una scusa di immane potenza. Usare una frase del tipo: "scusa amore, mi son dimenticato", è totalmente inutile. Meglio ripiegare sull'incidente stradale di un amico, della grave malattia di una nonna che vive a 100 chilometri da voi, oppure il classico sciame di cavallette (un cult d'altri tempi!).

Nessun commento:

Posta un commento